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L'allevamento dei muli nel XXI secolo

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    Mules Qui peut
  • 22 nov
  • Tempo di lettura: 4 min

Una panoramica completa: allevamento, commercio e relazioni con i muli in Francia e nel mondo


Angèle Dequesne durante la sua presentazione alle Assises du Mulet il 17/10/2025
Angèle Dequesne durante la sua presentazione alle Assises du Mulet il 17/10/2025


1. Studio e osservazione


Come dottoranda al terzo anno in sociologia, mi occupo delle relazioni tra allevatori e cavalli da lavoro.


Presso Écuries d’Oz (Erika Pons), ho osservato l'intero ciclo riproduttivo dei muli, la cura dei neonati e le dinamiche di domanda e offerta.


Ho condotto interviste con gli allevatori e partecipato a festival e mostre per osservare i muli durante le dimostrazioni.


La letteratura accademica sui muli è limitata, ma esistono alcune fonti chiave: opere storiche ed etnologiche, riviste specializzate, tesi sulla trazione animale e fonti non scientifiche (Mule Briefs, American Mule Museum).


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2. Opacità e limitazioni dei dati (SIRE e Statistiche e Mappe)


I filtri sono incompleti e confusi: confusione tra muli con e senza registrazione genetica e mancanza di precisione riguardo a età e stato vitale.


I muli sono classificati insieme agli asini, il che mescola specie, usi e tipologie, limitando la rilevanza statistica.


Statistiche e mappe: 53 allevamenti nel 2023 (la maggior parte con meno di 3 nascite), fluttuazioni da -12 a +16 tra il 2016 e il 2023, il che suggerisce che si tratti principalmente degli stessi allevamenti, ma non sempre attivi ogni anno.


Conseguenza: visibilità limitata dei dati, che ostacola la ricerca e il processo decisionale.


3. Tassi di natalità


Il picco di nascite si è verificato intorno al 2010 (~500), seguito da un calo a partire dal 2011 (~300) e dalla successiva stabilizzazione al di sotto delle 200.


Dal 2020, si è osservato un leggero aumento del numero di muli OC, legato alla comparsa di allevamenti al di fuori delle aree di riproduzione tradizionali, in particolare quelli dedicati all'allevamento di muli da sella.



4. Importazioni, esportazioni e prezzi


Importazioni:


- Secondo SIRE: In Francia, tra il 1992 e il 2024 sono nati 155 muli all'estero (109 in Spagna, 13 in Italia, 11 in Belgio, 7 in Svizzera, 6 nei Paesi Bassi, 3 in Portogallo, 2 in Germania, 2 negli Stati Uniti, 1 in Irlanda e 1 nella Repubblica Ceca). Le date di importazione sono sconosciute.


- Secondo Stats and Maps: Tra il 2000 e il 2023 sono stati importati solo 5 muli (1 nel 2021, 1 nel 2020, 1 nel 2019 e 2 nel 2015), ma i paesi di origine non sono specificati.


Esportazioni: Tracciate tramite il database TRACES (dati non ancora disponibili).


Prezzi:


○ Svezzamento: 2.500-4.000 €, a seconda della razza.


○ Dressage: €4.000-€6.000


○ Muli da lavoro: fino a €10.000


○ I muli colorati (OC) vengono venduti a un prezzo più alto dallo svezzamento, a volte €8.000 a 6 mesi.


○ I prezzi sono generalmente aumentati negli ultimi 10 anni, soprattutto per i muli da svago e colorati.

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5. Costanti e cambiamenti nell'allevamento e nella riproduzione del bestiame


L'incrocio tra asini e giumente è da tempo una pratica ritualizzata, a volte complessa e segreta.


Oggi, le pratiche sono state modernizzate: l'inseminazione artificiale, l'uso di asini finti o di asinelli per stimolare l'asino maschio e la ricerca sull'eritrolisi neonatale.


I muli rimangono un solido investimento economico, con una domanda e prezzi in crescita.


I muli mantengono le loro qualità storiche: resistenza, longevità, forza, intelligenza e senso dell'umorismo.


I nuovi utilizzi includono l'escursionismo, la corsa in montagna, i lavori agricoli, il trasporto e il traino di carri con attrezzature moderne adattate alla vita rurale moderna e alle attività ricreative.


6. Relazione uomo-mulo


Costanti: Il mulo viene addestrato dalla cavalla, da esseri umani esperti e da animali, secondo il principio che "il mulo insegna al padrone".


Evoluzione: Relazioni più gentili ed etologiche che enfatizzano la sensibilità e l'intelligenza dei muli, in contrasto con le vecchie pratiche basate sulla forza o sulla coercizione.


I muli sono ora valorizzati e integrati nelle famiglie e nel lavoro, con pratiche di allevamento e addestramento più rispettose e coerenti.


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7. Situazione mondiale


Secondo il Donkey Sanctuary, la popolazione mondiale di muli è diminuita del 2% all'anno dal 1997, con aumenti nell'Africa subsahariana e cali nell'Europa orientale, legati allo sviluppo economico.


Conclusione


I muli rimangono una parte essenziale del settore equino, ma il monitoraggio statistico è insufficiente e frammentato.


L'allevamento è rimasto relativamente stabile, ma si sta adattando a nuovi usi e mercati.


Il rapporto tra esseri umani e muli si sta evolvendo verso un maggiore rispetto e una maggiore consapevolezza etologica, pur mantenendo le qualità tradizionali desiderate.


Nonostante la mancanza di dati precisi, i muli stanno vivendo un rinnovato interesse, soprattutto per l'equitazione ricreativa e per i progetti di muli da sella, con prezzi e domanda in aumento.


Abstract:


L'allevamento di muli nel XXI secolo è una continuazione e un'eredità dell'allevamento di muli dei secoli passati, pur incorporando nuovi progressi. Sebbene, in sostanza, la professione dell'allevatore non sia cambiata – si tratta di produrre un animale che soddisfi una domanda legata a una specifica regione, all'attività umana e a criteri estetici – è emersa una nuova clientela, insieme a nuove esigenze. Tuttavia, la mancanza di trasparenza nei dati ostacola la comprensione di questo settore e mette in luce la marginalizzazione dell'allevamento di muli, che rimane avvolto nel mistero.


Angèle Dequesne, dottoranda in Sociologia, CEMS/EHESS; Presidente di Cheval&Sciences Humaines et Sociales.

 
 
 

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