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Il mulo dei Pirenei

  • Immagine del redattore: Mules Qui peut
    Mules Qui peut
  • 5 giu 2024
  • Tempo di lettura: 2 min
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Il secondo registro dei muli riconosciuto in Francia. Il mulo dei Pirenei è un tipo di mulo non riconosciuto dagli allevamenti nazionali francesi, ma riconosciuto dal Ministero dell'Agricoltura dal 2005. La produzione della mulassa era molto importante nei Pirenei e costituiva una grande fonte di reddito fino al 1940, quando esistevano addirittura nascite annuali di questi muli solo nel dipartimento dell'Ariège


Il mulo dei Pirenei è allevato sull'altopiano di Lannemezan e nelle zone montagnose. La qualità del suo invecchiamento è dovuta alla particolarità del suo terroir e al know-how secolare dei Pirenei, che hanno saputo coniugare la tradizione con le mutevoli esigenze.

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Troviamo le sue tracce al tempo dei Romani che lo utilizzavano in scatola, soprattutto in Spagna e Gallia. Molto utilizzato negli eserciti, il mulo diminuì progressivamente grazie alla meccanizzazione a partire dal 1914. Fino al 1950, la Francia poteva garantire la sostenibilità della sua produzione grazie alle grandi esportazioni verso numerosi paesi dal clima caldo.


Altezza: da 1,50 m a 1,60 m

Abiti: neri o castani

Abilità: il mulo dei Pirenei unisce la sobrietà del Baudet du Poitou e la forza di sua madre (tratti bretoni, percheron, anglo-arabi, castillonnais o merens). Questo equino è allo stesso tempo docile, incredibilmente calmo e molto robusto. Il mulo si adatta molto bene ai vari terreni e alle diverse condizioni climatiche.

Attività: I piccoli muli dei Pirenei, per lo più di madri Mérens o Castillonnais, sono apprezzati per trasportare carichi o selle. I muli più grandi, di madri Trait Breton o Percheron, sono ideali per i lavori agricoli (trascinamento, lavori in vigna, ecc.), traino e aggancio. Infine, i muli di madre anglo-araba sono molto famosi per la loro sella e la loro resistenza.



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