Omaggio a Domenico Di Giacomo, maestro artigiano bastier
“Jo Mastaro”, come veniva chiamato nel dialetto abruzzese, rappresenta la storia di un mestiere artigianale oggi quasi dimenticato, ma che ha segnato tre generazioni della famiglia Di Giacomo. Domenico Di Giacomo, bastier di Sante Marie, realizzò i basti, queste costruzioni progettate su misura per muli e asini. Il suo eccezionale know-how ha varcato i confini, con le sue creazioni utilizzate in Francia, Svizzera, Austria e in diverse regioni d'Italia, non grazie ad una strategia commerciale, ma grazie alla diaspora di muli provenienti dalla Cappadocia e dai villaggi vicini.
Eccellente artigianato
I basti di Domenico erano opere d'arte, realizzate a mano con materiali rigorosamente selezionati:
Arcioni (alberi) in legno curvato naturalmente, scelto e lavorato con cura.
Paglia, tele e peli di animali, accuratamente ripuliti a mano mediante un'ingegnosa macchina a rulli, oggi non più esistente.
Capperoni, grosse pipe raccolte e ammorbidite al sole o vicino ad una fonte di calore.
E anche le unghie, per quanto semplici, hanno ricevuto un'attenzione particolare.
Ogni dettaglio è stato importante per garantire il comfort dell'animale e la durata del prodotto. Le misurazioni dei muli o degli asini venivano effettuate sul posto o inviate per posta da mulattieri lontani. I basti realizzati da Domenico erano rinomati per la loro leggendaria solidità, talvolta definita "indistruttibile".
Ricordi viventi
Oggi non è raro trovare come souvenir uno dei suoi bastoni: molti sono ancora utilizzati dagli ultimi mulattieri, a testimonianza della loro qualità. In Cappadocia e Sante Marie, statue di bronzo onorano questo mestiere scomparso, con l'immagine del mulo carico del suo basto, che ricorda un'epoca passata.
Domenico, soprannominato “Jo Mastaro”, era un uomo di poche parole, ma per lui parlavano il suo lavoro e la sua passione. Ha trasmesso valori di pazienza, impegno e amore per la professione, valori che speriamo di perpetuare per ispirare le generazioni future.
Un'eredità da tramandare
In omaggio a quest'uomo e al suo lavoro, condividiamo la sua storia per far rivivere i ricordi di questo mestiere unico e onorare la memoria dei mulattieri e degli artigiani che costruirono un ponte tra passato e presente.
Attraverso gli zaini di Domenico non sono stati equipaggiati solo i muli, ma anche un'epoca che continua a vivere.
Un grazie di cuore a chi, come lui, lascia tracce di umanità e di know-how, in un mondo dove tutto sembra muoversi così velocemente.
Un enorme ringraziamento alla famiglia Di Giacomo per questa toccante testimonianza, e a Domenico per aver saputo cogliere l'anima di un mestiere e di un'epoca.
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